Chiesa di Nostra Signora di Coros. Foto di Gianni Careddu
Chiesa di Nostra Signora di Coros. Foto di Gianni Careddu.

Tula è un grazioso paese del Monte Acuto – Logudoro di poco più di 1500 abitanti. Posto ai piedi dell’altipiano di Su Sassu, confina, a nord ed est, con l’Anglona e la Gallura. Da questa posizione si apre verso la vasta piana di Chilivani e della Media Valle del Lago Coghinas. A questa particolare collocazione deve la notevole varietà di paesaggi e la posizione panoramica, di cui è possibile gustare, in tutta la sua ampiezza, la visione del Lago Coghinas, risalendo il territorio comunale fino al monte Sa Sia, dove sorge l’omonima frazione.
Sempre per la sua posizione aperta sulla fertile pianura del Rio Mannu-Coghinas, naturalmente protetta e adatta all’agricoltura e all’allevamento, il suo territorio vanta insediamenti umani molto antichi. Ciò è dimostrato dalla scoperta nell’area di Sa Mandra Manna di monumenti risalenti ad un periodo compreso tra il Neolitico e l’Età bizantina, e dalla presenza di vari nuraghi, di cui i meglio conservati sono il Mannu, il Sa Pigalva e il S’Arroccu. I caratteri particolari della sua geografia e della sua storia si riassumono nel toponimo del paese che viene fatto derivare da latino tabula, indicante una riquadro di terreno o di vigna. Ma sarebbe in realtà di origine preromana e dall’etimologia oscura. Oltre ai siti archeologici è possibile ammirare, immersa nel suo paesaggio campestre, la chiesa di Nostra Signora di Coros, edificata in stile romanico-lombardo nell’XI secolo e che conserva un retablo del 1577. La chiesa di Sant’Elena Imperatrice, al centro del paese, in stile prevalentemente preromanico e neogotico, la casa natale di Rino Canalis, martire delle Fosse Ardeatine, e la Cappella di Santa Croce che costudisce un prezioso crocifisso risalente probabilmente al 1600.